Certaldo,
come voi forse avete potuto udire,
è un castel di Val dElsa
posto nel nostro contado,
il quale, quantunque picciol sia,
già di nobil uomini e dagiati
fu abitato
Giovanni Boccaccio
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Si potrebbe dire, parafrasando un celebre motto che pubblicizza la Settimana Enigmistica, che Mercantia è il Festival di teatro di strada che vanta più tentativi di imitazione, con laggiunta che, nel caso di Certaldo, gli imitatori sono stati addirittura assistiti e guidati da uno strumento realizzato ad hoc dal Festival originale: il catalogo fotografico.
È quanto emerge dalla presentazione di Mercantia 2010 – Luce leggera, catalogo fotografico della scorsa edizione di Mercantia, curato da Alberto Masoni e presentato oggi dallAssessore alla Cultura di Certaldo, Giacomo Cucini e dal direttore artistico di Mercantia, Alessandro Gigli (168 pagine, 18 euro, acquistabile tramite Ufficio Cultura, tel. 0571/661259).
Il catalogo fotografico, che documenta sempre lultima edizione di Mercantia - spiega Alessandro Gigli - è la pubblicazione che ha permesso a centinaia di artisti di strada di lavorare proponendosi con i propri spettacoli agli organizzatori, e che ha consentito a molti Comuni di crearsi il proprio Festival di teatro di strada guardando sempre a Mercantia come ad un modello da imitare.
Tanti Comuni e Festival che – ha ricordato lassessore Cucini – ci chiamano anche per sapere come gestiamo lorganizzazione, la sicurezza, i rapporti col territorio, perché Mercantia è un modello anche dal punto di vista operativo.
Oggi è vero – conclude Gigli – tutto si può trovare e sapere con Internet, ma i 21 volumi del catalogo pubblicati finora a partire dalla terza edizione di Mercantia, messi insieme, rappresentano una vera e propria enciclopedia del teatro di strada italiano.
Il catalogo contiene anche un contributo inedito di Guido Ceronetti, che a Mercantia si è esibito due volte ed è stato insignito del Chiodo doro nel 2007.
Nel testo-manifesto, inviato agli amici di Mercantia, lancia lidea-appello di un Festival dei disperati, una utopia al cubo, lidea di un festival fatto da confessioni pubbliche di persone private, per mettere a nudo la propria pena, uno psicodramma che però non è esibizione perché saranno rigorosamente vietate private o pubbliche riprese televisive.
Al termine, presentata anche la tesi di laurea in antropologia Là dove gli dèi suonano tamburi celesti, discussa da Francesca Candela al DAMS dellUniversità degli Studi di Firenze con il prof. Pietro Clemente, lultima di una serie di tesi su Mercantia che testimoniano dellattenzione accademica e del valore culturale dellevento di Certaldo.
15/4/2011
Comune di Certaldo
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