Il castello di Pogni, conosciuto anche come Pogna, rappresentava uno dei più potenti avamposti della famiglia feudale degli Alberti, i signori medioevali della Valdelsa.
Le prime notizie storiche del castello di Pogni risalgono al 1059, e sappiamo che nel 1184 fu assediato ed espugnato per la prima volta dai fiorentini.
Durante tale battaglia venne fatto prigioniero lo stesso conte Alberto degli Alberti, che in cambio della propria libertà giurò di demolire tutte le fortificazioni del castello e le torri della vicina Certaldo.
In un documento del XIII secolo viene riconfermato il dominio della famiglia Alberti sul castello di Pogni, ma possiamo considerarla come l'ultima espressione del potere feudale nella zona; dopo la distruzione di Semifonte l'autorità del comune di Firenze si sostituisce definitivamente al potere feudale, e nel 1312 il castello viene completamente distrutto dalle truppe di Arrigo VII, a cui segue il completo abbandono della roccaforte; le fortificazioni furono riattivate per un breve periodo dalla Signoria di Firenze alla fine del XIV secolo.
Dell'imponente castello restano soltanto una torre dimezzata in senso verticale e alcuni resti del vecchio palazzo, molti dei quali ormai incorporati nelle case rurali sorte ai piedi dell'antica roccaforte.
Ripreso da un articolo pubblicato su Wikipedia