ANTENNA ANTIVIOLENZA: presentazione del progetto e FILM Ti do i miei occhi

Sabato 3 dicembre, ore 16.30

Nasce a Certaldo la prima Antenna Antiviolenza per illuminare la strada delle donne che vogliono uscire dal Buio dentro casa e condurre una battaglia contro l’indifferenza di tutta la società.

Dal 1 marzo 2012 sarà attivo in Valdelsa un Punto Ascolto, in rete con il Centro Aiuto Donna LILITH di Empoli per aiutare le donne in difficoltà attraverso un ascolto gentile e rispettoso.
Le informazioni sui mezzi messi a loro disposizione dalla rete delle strutture sanitarie e istituzionali faciliteranno l’accesso ai servizi competenti.

Sabato 3 dicembre, ore 16.30, alla Saletta di Via II Giugno a Certaldo verrà presentato il progetto dell’Antenna Antiviolenza, introdotto dal film Ti do i miei occhi, di Icìar Bollain (Spagna 2003).

In Italia ogni 2 giorni viene uccisa una donna e ogni giorno 7 donne subiscono violenza di ogni genere.

Botte, pugni, calci, strattoni, schiaffi, stupri.

Nel 2010 sono state quasi 7 milioni le donne vittime di una violenza oltre che fisica psicologica ed economica.

Nel nostro territorio negli ultimi mesi sono stati denunciati 48 casi al solo Centro aiuto donna della LILITH.

I casi vengono spesso valutati come fatti di cronaca appartenenti al mondo della criminalità o delle devianze, oppure, nel caso in cui le vittime siano donne straniere, come espressione di culture arretrate rispetto alla nostra.

La violenza maschile sulle donne, nella mentalità comune, è descritta come un fenomeno appartenente a un mondo estraneo, remoto; socialmente è percepita come qualcosa che riguarda il genere femminile, quasi un destino, mentre non riguarda mai gli uomini, i padri, gli amanti, i fidanzati, i fratelli, i figli delle vittime, che nella maggioranza dei casi sono gli autori di quelle violenze.

La violenza sulle donne è un comportamento trasversale agli uomini di qualunque classe sociale, cultura, religione, etnia, età, professione, e nel 73% dei casi è compiuta da un partner o un ex partner.

Non è un problema di disagio o devianza, ma di cultura.

Purtroppo, come abbiamo avuto modo di analizzare durante il Laboratorio per l’ascolto e l’accoglienza delle donne vittime di violenza, svoltosi tra gennaio e giugno 2011 a Certaldo, le donne vittime di violenza, anche grave, troppo spesso non la denunciano.

A conclusione del lavoro svolto durante il laboratorio, le trenta donne e uomini che lo hanno frequentato, hanno sentito il dovere morale di fare qualcosa per aiutare le vittime di violenza ad uscire dal loro silenzio.