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SHOAH: Incontro con Hanna Kugler Weiss, vissuta in un lager

Il dolore e il dovere del ricordo

➜ Società e Cultura

Lunedì 6 febbraio ore 10
nella Palestra del Viale Matteotti

Una testimone d’eccezione sarà la protagonista di due incontri per raccontare ai giovani il dramma della Shoah, cercando di far rivivere l’orrore che ha segnato indelebilmente il secolo appena trascorso e la nostra contemporaneità.

Hanna Kugler Weiss, nata a Fiume nel 1928, sarà ospite in due Comuni del Circondario: sabato 4 febbraio alle ore 10.00 sarà alla Scuola Media Enrico Fermi di Limite sull’Arno e alle ore 17.00 interverrà all’inaugurazione della mostra allestita dagli studenti della stessa scuola presso il centro espositivo Fornace Pasquinucci a Capraia Fiorentina.

Lunedì 6 febbraio alle ore 10 interverrà nella Palestra del Viale Matteotti di Certaldo.

Due incontri dibattito rivolti ai giovani delle scuole e organizzati nell’ambito delle iniziative del Giorno della Memoria.

Hanna Kugler Weiss

Nata a Fiume nel 1928, Hanna Kugler Weiss vede la sua adolescenza spezzata dalle leggi razziali, dalla clandestinità e dal fallito tentativo di fuga in Svizzera.
Venduta ai nazisti insieme alla sua famiglia il 16 maggio 1944, all’età di 16 anni, viene deportata da Fossoli con il trasporto numero 46. Il 23 maggio, all’arrivo a Birkenau, perde la mamma e la sorella Magdiza, divenute subito cenere al vento. Rimane nel lager con la sorella Ghisi fino alla sua liberazione, avvenuta dopo 270 giorni di prigionia.

Solo molto lentamente riscopre, con la carica vitale dei suoi 17 anni, cosa sia la libertà.

Torna in Italia a rivedere il padre, fortunosamente scampato alla deportazione, si diploma infermiera a Merano e nel 1949 parte per Israele, dove vive il fratello Moshe. Lì ben presto si accorge che non può raccontare il miracolo per il quale lei e Ghisi sono rimaste in vita. Decide quindi di chiudere col passato e guardare avanti: si sposa, ha tre figli, ma rimane vedova a soli 40 anni.

Nel 1968 racconta per la prima volta in una scuola la sua storia di ragazza nella Shoah.
Tra gli studenti c’è anche sua figlia, pallida perché è la prima volta che ascolta quelle storie sulla vita di sua madre, proprio quando aveva la sua età.

Solo dopo quarantasei anni, nel 2000, durante il viaggio di una delegazione israeliana in Polonia ritrova il legame con la mamma: è quando nel Block 27 d’Auschwitz I, che ora è la Camera della Memoria, la voce di un cantore intona una preghiera.

Hanna Kugler Weiss ha passato la vita a testimoniare ai gruppi di giovani e non solo, gli orrori del campo di concentramento.

Il libro Racconta

Nel suo libro Racconta parla appunto della sua infanzia perduta, degli affetti familiari interdetti e stroncati dal flusso inenarrabile dello sterminio, di frammenti di una storia personale attraversata da una tragedia epocale ma di tempo in tempo alleviata anche dal sorriso, da una prepotente vitalità giovanile, dal desiderio di un domani.

Certaldo vicino al dramma

”Siamo onorati di poter ospitare Hanna Kugler Weiss nei nostri Comuni per parlare alle giovani generazioni e raccontare cosa è significato la Shoah per chi l’ha vissuta in prima persona - spiegano l’Assessore Giacomo Cucini di Certaldo e l’Assessore Luca Rossi di Capraia e Limite - puntando l’obiettivo su alcuni dei testimoni chiave di quella triste e tragica stagione, vogliamo rendere omaggio a tutte le vittime di quel periodo, onorare quanti persero la vita perchè si ribellarono al nazifascimo, e trasmettere alle giovani generazioni un messaggio chiaro di pace e fratellanza fra tutti i popoli, affinché quanto accaduto non si ripeta mai più”.

2/2/2012 Comune di Certaldo

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Chiavi di lettura: Campo di Concentramento (2), Shoah (3), Circondario Empolese Valdelsa (49), Giorno della Memoria (3), Leggi Razziali (3), Auschwitz (3), Giacomo Cucini (86), Nazismo (3)