Dai ”gemelli” del Giappone nuovo ordine di olio e vino

Spedite 6.000 bottiglie di vino e 2.000 di olio extravergine di oliva

Il gemellaggio culturale tra il Comune di Certaldo e la città giapponese di Kanramachi porta alle aziende valdelsane un nuovo ordinativo, il secondo del 2009, di olio e vino: una commessa di 6.000 bottiglie di vino e 2000 di olio di oliva, richieste dagli operatori nipponici alle aziende valdelsane che operano nel settore della produzione e commercializzazione di vino e olio.

Le aziende interessate da questo ordinativo sono Frantoio Cooperativo Valdesano, Poggio Regini, Fratelli Corsi, Azienda Lucii Rolando.

La commessa, che si è concretizzata in questi giorni, è la seconda del 2009 e arriva sulla scia della rinnovata intesa tra i due Comuni che lo scorso anno celebrarono il 25° anniversario del gemellaggio.

”Già da alcuni anni le aziende del territorio ricevono ordinativi dal Giappone – dice l’Assessore ai gemellaggi Giacomo Cucini – grazie ai contatti nati durante i gemellaggi e poi curati in modo autonomo dalle aziende e dagli operatori nipponici, che fanno le loro scelte.

Registriamo oggi con piacere la conferma dell’incremento della quantità dei prodotti ordinati, incremento registrato la prima volta proprio ad inizio 2009.

Crediamo che questo sia frutto anche del rapporto di reciproca stima e fiducia tra le nostre città maturato in questi anni, con un gemellaggio incentrato sullo scambio culturale e sulle delegazioni dei giovani che hanno potuto conoscere due culture antiche e diverse, come quella italiana e nipponica”.

Riguardo invece al recente atto vandalico di ieri, ovvero una volpe, morta, che ieri mattina era stata trovata sul monumento che celebra il gemellaggio tra Certaldo e Kanramachi, l’Amministrazione comunale non ritiene che ci sia alcun nesso tra l’uccisione dell’animale, da condannare fermamente, e la sua esposizione in quel luogo.

”Riteniamo sia solo una bravata, che non ha bisogno di commenti – commenta l’assessore Cucini – e chi l’ha commessa dovrebbe vergognarsi, perché uccidere la volpe è un reato, ed esporla come un trofeo, sporcando un monumento pubblico, è solo un gesto esecrabile e vile, che la concomitanza con il clima sereno delle festività natalizie rende più che mai di cattivo gusto”.

Ambra Leoncini - 29/12/2009