Certaldo,
come voi forse avete potuto udire,
è un castel di Val dElsa
posto nel nostro contado,
il quale, quantunque picciol sia,
già di nobil uomini e dagiati
fu abitato
Giovanni Boccaccio
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Inizia giovedì 20 maggio la seconda edizione della Festa Nazionale di Avviso Pubblico con la presentazione, alle ore 21.30 al Centro giovani I Macelli, del libro Mafia Export. Come ‘ndrangheta, Cosa nostra e camorra hanno colonizzato il mondo, (Baldini Castoldi Dalai editore, 370 pagine, 20 euro) del parlamentare e già Presidente della Commissione Antimafia Francesco Forgione.
Ne discutono con lui Ettore Squillace Greco, Magistrato presso la DDA di Firenze e Andrea Campinoti, Presidente di Avviso Pubblico. Modera lincontro Manuela Mareso, direttrice di Narcomafie.
Quasi ogni giorno, giornali e tv danno notizia di operazioni antimafia con arresti in diversi Paesi del mondo, servizi che non lasciano traccia nellopinione pubblica che pensa queste storie non la riguardino.
Eppure, dietro queste operazioni cè una realtà criminale globalizzata che non esclude nessuna parte del mondo, con narcotrafficanti della ndrangheta che movimentano tonnellate di cocaina dal Sud America e comprano mercantili come fossero auto usate; con mafiosi condannati in Italia e ricercati che vivono come imprenditori coccolati in Sudafrica; con la camorra che ha creato una multinazionale del falso di marchi prestigiosi con filiali in tutto il mondo; mentre in Germania il traffico di droga degli ultimi ventanni è passato per le pizzerie calabresi; e tante altre storie ancora.
Uno scenario complessivo con un fatturato annuo di ndrangheta, Cosa Nostra e camorra, di circa 130 miliardi di euro, superiore al Pil di tre piccoli Stati europei, e quasi il 10% della popolazione che nel Mezzogiorno lavora nellindustria mafiosa.
Qual è il confine fra economia pulita e criminale? Di cosa parliamo quando ci riferiamo alle mafie italiane nel mondo? E fin dove sono arrivate? A tali interrogativi, Francesco Forgione risponde raccontando i principali progetti di colonizzazione economica mafiosa, chi li ha portati avanti e come sono andati a finire.
Invitiamo tutti a partecipare a questa e alle prossime iniziative – dice Andrea Campinoti – perché nessuna realtà, sociale ed economica, può dirsi immune e al riparo per sempre da questi problemi.
Parlare delle mafie e valorizzare le esperienze di Antimafia è quindi indispensabile per conoscere e contrastare la criminalità e costruire una società più giusta e più sicura.
20/5/2010
Comunicato Stampa del Comune di Certaldo
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