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“Certaldo,
come voi forse avete potuto udire,
è un castel di Val d’Elsa
posto nel nostro contado,
il quale, quantunque picciol sia,
già di nobil uomini e d’agiati
fu abitato”

Giovanni Boccaccio

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2011 a Certaldo: ”Costretti a cambiare il Comune per non farlo morire”

Mandato per riscrivere il welfare locale al Sindaco, che sfida il centrodestra: ”La Finanziaria spinge per farci chiudere: noi cambieremo, per non perdere tutto, ma sfido chi difende il Governo a scrivere il Bilancio 2011 e proporlo ai cittadini”

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Maggioranza e Rifondazione, critiche col Governo, a sostegno del Sindaco.
Il PDL condivide alcune criticità, ma non crede alla inevitabilità di certi tagli

Discussione accesa nel corso del Consiglio Comunale di giovedì 28 ottobre, e profonda spaccatura tra la maggioranza e la minoranza di sinistra da un lato, e la minoranza di centrodestra dall’altro, su due documenti: il primo dei quali, di concerto con i Sindaci della Provincia di Firenze, chiede al Governo di mitigare alcune norme della manovra finanziaria per dare ai Comuni modo di investire almeno le proprie risorse e gestire autonomamente dipendenti e imposte locali; il secondo finalizzato a dare mandato al Sindaco per affrontare i tagli al Bilancio 2011 imposti dalla Legge con un Bilancio che si presenterà assai diverso da quello degli anni precedenti.

Fulcro del dibattito il taglio, imposto dalla manovra finanziaria al Comune di Certaldo, di circa 1 milione di euro su una spesa corrente totale che è di 10 milioni, ma che in realtà si riduce a meno di 5 milioni se si tolgono le cosiddette spese irrinunciabili.

Un taglio drastico quindi di circa il 20% che cadrà su attività e servizi che il Comune svolge per i cittadini.

”Chiediamo al Governo di rivedere alcune norme della manovra che ci impediscono anche di spendere i soldi che abbiamo e limitano di fatto la nostra autonomia, e al Consiglio comunale il mandato per scrivere un Bilancio di Previsione 2011 che non potrà essere semplicemente di risparmio e riduzione della spesa – ha detto il sindaco Andrea Campinoti – il taglio imposto dal Governo è così consistente che o rivediamo completamente il nostro modello di governo e di welfare, o perderemo la qualità di vita e i servizi costruiti in tutti questi anni.
Se vogliamo salvaguardare la tenuta sociale, civile e territoriale di Certaldo, dobbiamo riuscire a cambiare tutti insieme: amministrazione, associazioni e cittadini, dobbiamo unirci e decidere a cosa rinunciare e cosa sostenere ancora di più, per non farci schiacciare da una manovra economica che punta solo a fare macelleria sociale e penalizzare i Comuni virtuosi come il nostro, con i conti in regola e che non possono spendere neanche i soldi che hanno già”.

Al pessimismo del Sindaco ha replicato il Popolo delle Libertà, che per voce del consigliere Massimo Bazzani ha spiegato come ”Non si vuole capire che la manovra correttiva è necessaria perché è stata causata da una congiuntura internazionale straordinaria e particolarmente sfavorevole.
Condividiamo che sarà un passaggio difficile per tutti, ma ad oggi non erano possibili altre soluzioni per sanare il deficit italiano ed evitare problemi come in Grecia; salvaguardare i comuni virtuosi come il nostro sarà possibile solo quando sarà attuato il federalismo fiscale”.
E per quanto riguarda le soluzioni possibili ”Condividiamo che i servizi dovranno essere pagati di più da chi può permetterselo e crediamo nei risparmi possibili facendo le gestioni associate fra i Comuni, ma non crediamo nel Circondario Empolese Valdelsa come strumento utile a tale scopo”.

A sostegno del Sindaco e in aperto contrasto con il PDL gli interventi di Yuri Furiesi per il PD, secondo il quale ”La Finanziaria è oggettivamente antifederalista, perché il Comune di Certaldo, che ha i conti in regola, deve pagare per Enti e Comuni, come quello di Catania amministrato da persone di fiducia del Presidente Berlusconi, che hanno creato deficit di milioni di euro tappati poi con i soldi dello Stato”.
Altrettanto critico David Bellucci, per Rifondazione Comunista, che dice ”Non venite più a raccontarmi che la crisi la devono pagare i lavoratori dipendenti, se c’è crisi la paghi chi ha di più, a partire dal Presidente del Consiglio e dalle sue aziende, che sfoggia le sue ville e le cui aziende salgono in borsa anche durante la crisi. Diano loro l’esempio cominciando a pagare per una crisi che non è colpa dei lavoratori”.

”Nessuno discute che era necessaria una manovra correttiva sui conti dello Stato, anzi, forse questa non basterà – ha concluso il Sindaco – quello che contestiamo è che quei soldi si dovevano prendere altrove, facendo pagare chi ha di più, e non chiedendoli, come sempre, ai lavoratori dipendenti, alla scuola pubblica, a Regioni e Comuni che verranno costretti a tagliare i servizi sociali.
Pagano sempre gli stessi e questa volta sarà drammatico, perché i tagli colpiranno chi è già debole. Sfido il gruppo consiliare del PDL a fare una proposta di bilancio 2011 per il nostro Comune – ha concluso il Sindaco – chi sostiene il Governo che ha deciso questi tagli deve prendersi anche delle responsabilità”.

I due documenti, ovvero la richiesta la Governo di rivedere alcune norme della manovra ed il mandato del Consiglio Comunale al Sindaco per la redazione del Bilancio 2011, sono stati approvati con i voti favorevoli di Partito Democratico, Italia dei Valori e Rifondazione Comunista, e con il voto contrario del Popolo delle Libertà.

Ambra Leoncini 29/10/2010 Comune di Certaldo

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Chiavi di lettura: Consiglio Comunale (53), Popolo della Liberta PDL (17), Massimo Bazzani (3), Andrea Campinoti (139), Partito Rifondazione Comunista PRC (11)